Foto: Andrea Baransky
Monica Ferrando
Monica Ferrando ha studiato filosofia a Torino – con Gianni Vattimo e Gianni Carchia – e pittura presso la locale accademia; e poi filosofia a Berlino con Hans Poser e pittura con Frank Badur. Ha esordito nel 1991 a Mantova con una mostra dal titolo ‘Kore’, presentata da Ruggero Savinio. Da allora ha tenuto mostre personali, a Gelsenkirchen-Buer, Firenze, Milano, Scicli, Francoforte e ha partecipato a varie mostre collettive, tra le quali la Biennale di Venezia del 2011. Nel 2001 suoi pastelli sono entrati a far parte della collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Nello stesso anno ha ricevuto il Premio per la Pittura Tarquinia-Cardarelli. Ha pubblicato vari studi, tra i quali alcuni su Poussin, Bellini, Shitao, Arikha, Tiziano e altri pittori; saggi sullo stile e il moderno e libri. Una monografia sulla sua opera è stata pubblicata da Moretti&Vitali (Bergamo 2000) . Ha tradotto e curato le edizioni Italiane de I nomi degli dei (Götternamen) di Herman Usener; Ercole al bivio (Herkules am Scheidewege) di Erwin Panofsky; e La pittura e lo sguardo (On depiction; Peinture et règard) di Avigdor Arikha. E’ autrice, con Arturo Schwartz , di Avigdor Arikha (Moretti&Vitali, 2001); e, con Giorgio Agamben, di La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore (Electa, Milano, 2010), tradotto in vari paesi. Ha pubblicato: L’oro e le ombre (Quodlibet, 2015); Il regno errante. L’Arcadia come problema politico (Neri Pozza 2018; tradotto in lingua spagnola; L’elezione e la sua ombra. Il cantico tradito (Neri Pozza, 2022); Arcadia sacra (Il Mulino, 2024). Sue poesie sono state pubblicate dalla rivista Smerillana di Enrico D’Angelo e dalla rivista Snow lit.rev. di Anthony Burnett nella traduzione di Barry Schwabsky.
“Autoritratto” – Gabinetto dei Disegni e delle Stampe, Uffizi, Firenze.
Monica Ferrando studied philosophy in Turin with Gianni Vattimo and Gianni Carchia, and painting at the local accademy of arts; then philosophy again in Berlin with Hans Poser and painting with Frank Badur. Her debut took place in Mantua with an exhibition entitled Kore, presented by Ruggero Savinio. From then on she held solo-exhibitions in Gelsenkirchen-Buer, Firenze, Milano, Scicli, Frankfurt a.M. and participated in many collective exhibitions among which the Biennale di Venezia 2011. In 2001 her pastels have become part of the Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi in Firenze. In the same year she received the award Tarquinia-Cardarelli. She published several articles on art and philosophy, among which on Poussin, Giovanni Bellini, Shitao, Arikha,Titian; and essays on style and modernity and books. A monography on her work has been published by Moretti&Vitali, Bergamo, in 2000. She edited the Italian editions of Götternamen by Herman Usener, Herkules am Scheidewege by Erwin Panofsky and Peinture et règard by Avigdor Arikha. She is the autor, with Arturo Schwartz of Avigdor Arikha (Moretti&Vitali, 2001); with Giorgio Agamben, of La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore (Electa, Milano, 2010) translated in many languages. Then she published: L’oro e le ombre (Quodlibet, 2015); Il regno errante. L’Arcadia come problema politico (Neri Pozza 2018, traslated into Spanish); L’elezione e la sua ombra. Il cantico tradito (Neri Pozza, 2022); Arcadia sacra (Il Mulino, 2024). She founded and directs the on-line magazine De pictura (www.quodlibet.it). Some of her poems have been published in Smerillana by Enrico D’Angelo; and in Snow lit.rev by Anthony Burnett translated by Barry Schwabsky.
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